Piatti della Cucina Regionale
Sardegna
Sapori portati dal vento... Tra i piatti sardi più noti ci sono i mallore ddus, gnocchetti tradizionalmente conditi con pomodoro e salsiccia. La gastronomia della Sardegna, tuttavia, è ben più articolata. Tra i primi, si preparano anche alcune paste ripiene (la cui farcitura è a base di patate e menta o di ricotta di pecora) e alcuni piatti con la semola, usata anche per produrre diversi tipi di pane. I sapori sono decisi, spesso esaltati dallo zafferano, delle erbe aromatiche e dell’immancabile pecorino.
AGNELLO ALLE OLIVE
Ingredienti per 4 persone:
1kg di cosciotto di agnello disossato - 2 acciughe sotto sale - 5 olive nere - brodo - aglio – aceto – farina - 3 steli di maggiorana – olio – burro – sale - pepe.
Tritate 2 spicchi di aglio con le foglie di maggiorana, le acciughe dissalate e diliscate e le olive snocciolate. Tagliate a pezzi il cosciotto, lavatelo in acqua e aceto e asciugatelo. Fatelo rosolare da tutte le parti a fuoco vivo in 30gr di burro e 4 cucchiai di olio. Aggiungete il trito preparato, spruzzate di aceto, mescolate e, quando l'aceto sarà evaporato, spolverizzate con la farina; versate 1dl di brodo caldo, regolate di sale, pepate, coprite e fate cuocere per 90 minuti, bagnando di tanto in tanto con altro brodo perché il fondo di cottura non si attacchi.
AGUGLIA IN TORTIERA
Ingredienti per 4 persone:
300gr di pomodoro maturo - 15 aguglie - 1/2 bicchiere di olio di oliva - 3 cucchiai d'aceto - 1 mazzetto di basilico - 1 mazzetto di prezzemolo - 1 spicchio d'aglio - 1 cucchiaio di origano – sale - pepe.
Lavate i pomodori, pelateli e tagliateli a tocchetti. Tritate il prezzemolo, il basilico e l'aglio. Pulite le aguglie, lavatele, asciugatele, apritele e togliete le lische. Ungete con un po' d'olio una pirofila, disponete sul fondo metà delle aguglie con la parte aperta verso l'alto, salate, pepate e coprite con metà dei pomodori e del trito di erbe aromatiche. Spolverizzate con metà dell'origano e coprite con le rimanenti aguglie disponendole questa volta con il dorso verso l'alto. Terminate distribuendo i pomodori e il trito di erbe rimasto, il rimanente origano, un po' di sale e pepe. Irrorate le aguglie con l'olio rimasto l'aceto e passate in forno già caldo a 200° per 30 minuti. Servite subito.
AGUGLIA RIPIENA
Ingredienti per 4 persone:
600gr di aguglia - 200gr di bietole - parmigiano prezzemolo - pane raffermo – latte - 2 uova - olio d'oliva – aglio – pinoli - sale pepe.
Ammollate il pane nel latte e intanto pulite le aguglie, lavate le bietole e cuocetele, poi tritatele. Mescolatele con il parmigiano, I'aglio, il prezzemolo tritato, il pane strizzato, le uova, 2 cucchiai d'olio, sale e pepe. Distribuite il composto nelle aguglie.Cospargete di pinoli e passate in forno per circa 15 minuti.
Consiglio: dalla sua carne squisita si ricavano dei bei filetti senza lische. Potete friggerli in olio, cuocerli in un court-bouillon (bolliti con le verdure o usarli in un cus-cus alla tunisina.
BULLOZZONES (RAVIOLI)
Ingredienti per 6 persone:
Pasta:
Farina 500gr - 2 uova - olio – sale.
Ripieno:
Ricotta di pecora 400gr - 1 uovo - scorza di mezzo limone – prezzemolo - zucchero - parmigiano grattugiato - noce moscato - sale – pepe.
Condimento:
Pomodori 1kg - aglio - cipolla – prezzemolo - zucchero - peperoncino - parmigiano - olio d’oliva – sale.
Pasta: lavorare la farina con le uova, 1 cucchiaio d’olio, 1 pizzico di sale e l’acqua necessaria per ottenere un impasto sodo, ma elastico; lasciare riposare.
Ripieno: lavorare in una ciotola la ricotta con la scorza di limone e il prezzemolo tritati, 1 uovo, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, 1 grattatina di noce moscato, sale e pepe. Stendere la pasta in sfoglia sottile, disporre il ripieno a mucchietti su metà della sfoglia, coprire con l’altra metà e ritagliare i bullozzones (ravioli).
Condimento: soffriggere in poco olio la cipolla e 1 spicchio d’aglio tritati, aggiungere i pomodori pelati a pezzi, farli stufare, poi passarli al setaccio; cuocere la salsa con l’aggiunta di sale, peperoncino, prezzemolo tritato e 1 cucchiaino di zucchero, finché risulta densa, quindi condire i bullozzones lessati al dente; spolverizzarli con parmigiano grattugiato e portarli in tavola ben caldi.
Commenti: Oltre a questi “ravioli”, in Sardegna esistono anche i culingionis, con ripieno di pecorino fresco e spinaci. Un’altra variante, poi, prevede l’uso di patate, pecorino, menta e aglio.
CROSTINI DI FIGATINI
Ingredienti:
60gr di burro - 5 o 6 fegatini di pollo - 1 mestolo di brodo – pepe - 4 filetti di acciuga (ricavate da 2 acciughe sotto sale) - fettine di pane carré tostato.
Fate rosolare in 40gr di burro 5 o 6 fegatini di pollo; quando saranno dorati, bagnateli con 1 mestolo di brodo e cuoceteli per un quarto d'ora. Pepateli, poi tritateli insieme con 4 filetti di acciuga (ricavate da 2 acciughe sotto sale) e rimetteteli nel tegame di cottura insieme ad altri 20gr di burro. Fate scaldare e spalmate il composto su fettine di pane carré tostato.
FILETTI AL BURRO DI SGROMBO
Ingredienti per 4 persone:
4 Sgombro - farina – capperi - 80gr di burro - 1 cucchiaio d'aceto – sale - pepe.
Pulite bene gli sgombri, ricavate i filetti, lavateli e asciugateli, poi infarinateli e fateli dorare in un tegame con il burro a fiamma moderata. Salateli, pepateli e adagiateli in un piatto da portata. Nel fondo di cottura versate l'aceto e i capperi, cuocere a fuoco vivo e quando il sughetto sarà diventato scuro versatelo sui filetti.
FREGULA CON FUNGHI, FIORI DI ZUCCA E ZAFFERANO
Ingredienti per 4 persone:
Fregula pronta 300gr - funghi porcini 300gr - 8 fiori di zucca - aglio - 2 patate - 2 carote - 1 cipolla - 1 bustina di zafferano - prezzemolo - olio d’oliva - sale – pepe.
Con la cipolla non pelata, le patate, le carote, l’aglio, 1 pizzico di sale e abbondante acqua, preparare un buon brodo vegetale. Cuocere la fregula come il risotto, unendo il brodo filtrato, lo zafferano e i fiori di zucca. Saltare i funghi porcini con olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe. Servire la fregula con i funghi, 1 filo di olio e prezzemolo fresco.
GNOCCHETTI DI RICOTTA CON PEPERONI
Ingredienti per 4 persone:
Per gli gnocchetti:
600gr di ricotta di pecora - qualche fogliolina di menta - 1 rametto di timo - 1 cucchiaio di olio d'oliva extravergine - 4 cucchiai di formaggio pecorino grattugiato - 2 uova - noce moscato - 40gr di burro - 30gr di bottarga – sale - pepe.
Per la passata di peperoni:
2 peperoni gialli - mezza cipolla bianca - 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine - 15gr di burro - 1 mazzetto di basilico – sale - pepe.
Preparare gli gnocchetti: passare la ricotta al setaccio e raccoglierlo in una terrina; aggiungervi la menta e il timo lavati e tritati, l'olio, le uova, 3 cucchiai di pecorino grattugiato, 1 pizzico di noce moscato, sale e pepe, e mescolare fino o ottenere un composto ben amalgamato. Con l'aiuto di due cucchiai inumiditi d'acqua, formare dei grossi gnocchi e distribuirli in una pirofila imburrata; irrorarli con il burro rimasto fuso e cospargerli con il formaggio pecorino grattugiato rimasto. Porre la pirofila in forno pre riscoldato a 200° per 8 minuti. Nel frattempo pulire i peperoni privandoli dei semi e deifilamenti bianchi interni, lavarli e tagliarli a pezzetti. In un tegame con 2 cucchiai di olio e il burro far appassire la cipolla sbucciato e tritata senza lasciarla colorire; unire i peperoni, farli rosolare brevemente, insaporire con 1 pizzico di sale e di pepe, versare un poco d'acqua e farli cuocere, a fuoco moderato, per 20 minuti circa; passarli al passaverdura e unire, infine, l'olio rimasto e il basilico lavato e spezzettato. Distribuire la passato di peperoni sul piatto di portata, adagiarvi sopra gli gnocchetti di ricotta, cospargerli con lo bottarga tritata e servirli caldi decorando il centro con dadini di pomodori, timo e basilico.
GNOCCHETTI SARDI ALLA CAMPIDANESE
Ingredienti per 4 persone:
350gr di pasta tipo gnocchetti sardi - 100gr di salsiccia sarda morbida - 500gr di pomodori maturi e sodi - 3 cucchiai di formaggio pecorino sardo grattugiato – 1 cipolla - 1 mazzetto di basilico - 1 pizzico di pistilli di zafferano - 4 cucchiai di olio d'oliva extravergine – sale - pepe.
Far scottare i pomodori in acqua in ebollizione; scolarli, privarli della buccia, dei semi, dell'acqua di vegetazione e tritarli. Pelare la salsiccia, sbriciolarla, metterla in un tegame antiaderente e farla rosolare brevemente; scolarla ed eliminare il grasso. Sbucciare la cipolla, lavarla e affettarla finemente; metterla in un tegame con l'olio e farla appassire, senza lasciarla colorire; unire i pistilli di zafferano sbriciolati e farli tostare mescolando con un cucchiaio di legno; aggiungere la salsiccia e farla insaporire. Unire infine i pomodori, 1 pizzico di sale e pepe e continuare la cottura, a fuoco moderato, per 20 a 25 minuti circa, mescolando di tanto in tanto; aggiungere il basilico spezzettato a fine cottura. Nel frattempo portare ad ebollizione abbondante acqua, salarla e farvi cuocere gli gnocchetti; scolarli al dente, condirli con la salsa preparata e servirli accompagnandoli con il formaggio pecorino grattugiato.
MALLOREDDUS A SA CAMPIDANESE
Ingredienti per 6 persone:
Pomodori pelati 1kg - malloreddus (gnocchetti sardi) 500gr - salsiccia di puro suino aromatizzata con semi di finocchio 300gr - pecorino stagionato 120gr - concentrato di pomodoro - aglio - pistilli di zafferano -alloro - basilico - strutto - olio d’oliva – sale.
Tagliare a tocchetti la salsiccia fresca e farla rosolare con un po’di olio, fino a doratura. Toglierla dal tegame e, in questo, insieme al sugo della salsiccia e a 1 noce di strutto, soffriggere 1 spicchio d’aglio intero e schiacciato, farlo imbiondire e quindi metterlo da parte. Versare nel tegame i pomodori tagliati a pezzetti (va bene anche la passata), 1 cucchiaino di concentrato, 1 pizzico di sale, alcuni pistilli di zafferano, 1 foglia di alloro e alcune foglie di basilico. Coprire e lasciare sobbollire a fuoco lento, girando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Quando la salsa si è addensata, unirvi la salsicciarosolata e mescolare, per amalgamare bene i sapori. Cuocere al dente i malloreddus, scolarli, condirli con il sugo, spolverarli con il pecorino.
Commenti: Letteralmente, malloreddus significa “vitellini”. In alcune zone della Sardegna, sono detti anche maccarones cravaos o ciciones.
MALFATTI ALLO ZAFFERANO
Ingredienti per 4 persone:
Ricotta di pecora (oppure formaggio fresco) 500gr - 1 o 2 uova - 1 bustina di zafferano - farina – sale.
Condimento:
Sugo di pomodoro, o burro e parmigiano, oppure olio e basilico.
Schiacciare la ricotta in modo da ridurla in poltiglia; sciogliere lo zafferano in poco liquido e unirlo alla ricotta, salare. Amalgamare 1 uovo (se l’impasto è troppo solido, aggiungere un altro uovo o poco latte o acqua). Unire 2 cucchiai di farina, formare delle polpette e infarinarle. Portare a bollore l’acqua come per la cottura della pasta, salarla, gettare le polpette nell’acqua bollente e, appena salgono a galla, toglierle e metterle nel piatto da portata. Si possono condire con sugo di pomodoro fresco, olio e basilico; oppure in bianco, con burro fuso a bagnomaria e parmigiano.
Varianti: Si possono aggiungere all’impasto bietole o spinaci lessi e tritati oppure, la buccia grattugiata di 1 arancia o di 1 limone.
Commenti: I malfatti allo zafferano (tipici di Cagliari) sono un tipo di ripieno per Culurgionis, i ravioli nuoresi, in genere ripieni di patate.
MANZO IN SALSA D’ACCIUGA
Ingredienti per 4 persone:
800gr di polpa di manzo tagliata a dadini - 6 acciughe sotto sale - 1/2 lt di vino bianco secco - 2 cucchiai di olio d'oliva - 2 spicchi d'aglio - 10gr di prezzemolo tritato - 3 cucchiai di succo di limone - sale.
Mettete la carne in una terrina, copritela con il vino e lasciatela marinare per il tempo previsto, mescolandola di tanto in tanto, quindi sgocciolatela dalla marinata e conservate il vino. Scaldate l'olio in una casseruola e fatevi dorare 1 spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato; unitevi la carne asciugata e lasciate rosolare mescolando, quindi abbassate la fiamma e cuocere per un'ora. Durante la cottura bagnate con il vino della marinata, in modo che la preparazione non asciughi. Dissalate le acciughe in acqua corrente e diliscatele. Tritate l'aglio rimasto e unitelo al prezzemolo. Mettete le acciughe in una terrina, unitevi il succo di limone e, schiacciandole con una forchetta, riducetele in poltiglia; incorporatevi quindi il trito di prezzemolo e aglio. Poco prima del termine di cottura della carne, aggiungete la salsa di acciuga nella casseruola, mescolare e verificate di sale. Lasciate insaporire e servite.
Commenti: Potete utilizzare un taglio magro di manzo, come lo scamone oppure la noce.
POLLO ALLA CREMA
Ingredienti:
1 pollo - 1 bicchiere da marsala di cognac - 1 bicchiere di panna - crostoni al burro - brodo.
Preparate il pollo tagliato a pezzi e fatelo colorire nel burro, poi versate nella casseruola il cognac e poi brodo quanto occorre per portarlo a cottura. Alla fine, vi unirete anche la panna e lascerete cuocere ancora qualche minuto. Servite con crostoni fritti al burro.
RAZZA AL PURE’ DI CAROTE E CAVOLO
Ingredienti per 4 persone:
4 ali di razza - 700gr di carota - 1 cavolo verde - 1 cucchiaio di capperi - 140gr di burro – aceto – sale - pepe.
Lavate il cavolo in acqua e aceto, pulite le carote e fateli lessare separatamente in abbondante acqua salata. Scolate entrambe le verdure, fatele raffreddare sotto l'acqua corrente e passatele separatamente al setaccio, riducendole in purè. Incorporate in ognuno dei due purè 20gr di burro, 1 pizzico di sale, 1 di pepe e teneteli al caldo. Cuocete le ali di razza in acqua bollente con sale e aceto per 12 minuti. Scolatele ed eliminate la pelle. Fate fondere in un padellino 100gr di burro e aggiungete i capperi. Posate al centro di un largo piatto da portata il pesce, disponetevi intorno I due purè dl verdura, versatevi sopra la salsa di capperi e servite subito.
SA FREGULA SARDA
Ingredienti per 4 persone:
Semola di grano duro, grossa 500gr – uova - 2 bustine di zafferano - brodo di carne.
Mettere in una ciotolona la semola grossa e aggiungere le uova, una alla volta: girare con una mano la semola e con l’altra unire le uova, fino a che la semola le assorbe e si formano dei piccoli grumi. Aggiungere lo zafferano sciolto in poca acqua e continuare a mescolare, finché i grumetti non sono tutti uguali e uniformi. Cuocere la semola nel brodo in ebollizione fino a cottura (circa 10 minuti), ma è preferibile assaggiare.
Varianti: Con cocciula (ovvero con arselle o vongole). Mettere a cuocere le arselle, già aperte, in un tegame con aglio, prezzemolo e pomodori concassé. Al bollore, buttare la fregula e cuocere tutto insieme. Notare che le arselle cuociono in 10 a 15 minuti. Infine, unire peperoncino, se gradito, e salare.
Commenti: La fregula si trova anche nei grossi supermercati, sembrano tante palline dorate. Poi, con questa ricetta deve essere veramente appetitosa!
SA SIMBULA FRITTA
Ingredienti per 6 persone:
Semola di grano duro grossa 500gr - lardo di maiale 100gr - 1 piccola cipolla - olio d’oliva – sale.
Tagliare il lardo a piccoli tocchetti, metterli in un tegame alto con pochissimo olio e farli soffriggere a fuoco medio, finché non si formano grasso e “ciccioli”. Unire la cipolla tagliata sottile prima che i ciccioli siano pronti, altrimenti brucia. Bagnare con 1 litro d’acqua, 1 pizzico di sale e, al bollore, versare la semola. Mescolare fino a che non raggiunga la consistenza della polenta: ci vogliono circa 20 a 30 minuti. Servire la preparazione sia calda sia fredda.
Commenti: Noto come la semola di grano duro fosse un ingrediente predominante nei primi e unici piatti della “vecchia” Sardegna; “sa simbula fritta” è un piatto molto povero, nel senso che gli ingredienti non avevano pretese, se non quelle di nutrire i pastori in un unico pasto giornaliero.
SPAGHETTI AI FORMAGGI
Ingredienti per 4 persone:
400gr di spaghetti - 350gr di pomodori pelati - 50gr di fontina - 50gr di gruviera - 1/2 bicchiere di panna - 1 spicchio d'aglio - 1 cipolla - 1 ciuffetto di basilico - 4 cucchiai di grana grattugiato 3 cucchiai di olio di oliva - sale.
Passate i pomodori al setaccio. Tritate insieme aglio e cipolla e fateli appassire nell'olio a fuoco molto lento. Aggiungete i pomodori e qualche foglia di basilico. Salate e cuocete tenendo la pentola coperta per circa 30 minuti. Nel frattempo tagliate a pezzetti piccolissimi la fontina e il gruviera. 5 minuti prima che il sugo sia pronto unite la panna e i formaggi, continuando a mescolare in modo che si sciolgano e che non formino grumi. Contemporaneamente fate cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata portata a ebollizione, scolateli al dente, conditeli in una terrina calda con il grana grattugiato e rovesciatevi sopra la salsa filante. Mescolate e servite subito.
SPEZZATINO CON PEPERONI
Ingredienti per 4 persone:
600gr di spezzatino magro di vitello - 30gr di funghi secchi - 150gr di peperoni in salamoia - 1 bicchiere di vino bianco secco - 1 spicchio di aglio - 1 scorzetta di limone - 1 foglia di alloro - qualche foglia di basilico – olio – sale – pepe.
Mettete ad ammorbidire i funghi in acqua tiepida. In una casseruola fate scaldare qualche cucchiaio di olio e fatevi rosolare la carne a fuoco vivace. Salate e pepate. Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare, sempre a fuoco vivace, poi diminuite la fiamma e cuocere coperto per 20 minuti circa. Intanto scolate i funghi, strizzateli e asciugateli bene, poi uniteli alla carne continuando la cottura sempre a fuoco moderato Tritate insieme I'aglio, il basilico, I'alloro e la scorza di limone e tenete da parte il trito aromatico. Dopo aver cotto lo spezzatino ancora per 25 minuti unite i peperoni e mescolate bene. Aggiungete il trito aromatico, cuocere ancora 1 minuto e servite ben caldo con un contorno dal sapore neutro come un puré di patate.
U CASCÀ TABARKIN (CUSCUS) ALLA CALASETTANA
Ingredienti per 12 persone:
Semola grossa 1,5g - carne di maiale 1,5kg – cavolo 1kg - 1 cavolo cappuccio - cavolfiore - 6 carote - 2 cipolle grosse - pomodori secchi - sedano – salsa di pomodoro - spezie miste in polvere – peperoncino - noce moscato - olio d’oliva - sale – pepe - pastella di acqua e farina per chiudere la pentola.
Mettere la semola grossa sul piano del tavolo, condirla con le spezie e il sale, bagnare poco alla volta (in tutto occorrono 2dl di acqua) e lavorarla con il palmo delle mani aperto, facendola scorrere tra le dita. Non deve impastarsi e si devono formare piccolissimi grumi; poi, fare lo stesso lavoro con l’olio (circa 3dl). Mettere la semola impastata nella cuscussiera o in un colapasta di metallo; non comprimerla, ma disporla molto delicatamente, perché il vapore deve passare negli interstizi, per cucinarla. Appoggiare il colapasta su un tegame alto, nel quale si stia cucinando il sugo di verdure e carne. Per il sugo, tagliare sedano, cipolle e carote a pezzi, come per fare una minestra, e fare rosolare lentamente in 1 filo d’olio, poi unire la carne a dadini e rosolarla, aggiungere il cavolo cappuccio e soffriggere anche questo; unire poca salsa, alcuni pomodori secchi a pezzetti, l’acqua necessaria, sale, pepe e molte spezie: deve essere piuttosto piccante. Quando la semola è cotta, raccoglierla in un recipiente largo e capiente e iniziare a condirla, con poco sugo di verdure alla volta, girando delicatamente, altrimenti si impasta. Servire freddo o tiepido, accompagnando con altro sugo tiepido.
Commenti: In alternativa, si può fare il sugo a parte e mettere nel tegame solo dell’acqua; sigillare il tegame e il colapasta incollandoli con la pastella di farina e acqua , in modo che il vapore passi tra la semola e la cucini bene; ci vogliono circa 2 ore di cottura.
U CASCÀ TABARKIN (CUSCUS) ALLA CARLOFORTINA
Ingredienti per 12 persone:
Semola di grano duro grossa 1kg - ceci da ammollare 300gr - pisellini 300gr - 1 cavolo verza - 4 carote grosse - 2 finocchi - 2 melanzane medie - 2 zucchine – cipolla - finocchietto selvatico - spezie in polvere (coriandolo, cannella, chiodi di garofano, anice stellato) - noce moscata - 2 litri di brodo vegetale - olio extravergine – sale.
Mettere a bollire l’acqua per cuocere a vapore il cascà (la semola). Intanto, pulire la tavola di legno dove si “arrotonderà” la semola; tenere a portata di mano una ciotola di acqua tiepida, un poco di sale e mezza tazza d’olio; arrotondare il cascà a poco a poco, lavorandolo con i polpastrelli delle mani, senza usare il palmo, perché la semola non deve risultare impastata; aggiungere 2 o 3 pizzichi di sale; spruzzare l’acqua con le dita e lavorare sempre nello stesso senso per almeno 10 minuti, tenendo presente che il cascà deve raddoppiare il proprio volume; finita l’acqua, continuare con l’olio, sempre spruzzato con le dita, per altri 10 a 15 minuti; la semola è pronta quando si presenta gonfia e morbida. A questo punto, metterla nella pentola per la cottura al vapore e coprire; ogni tanto, controllare e rimestare. Nel frattempo, preparare le verdure; cominciare con i ceci, messi a bagno il giorno prima; scolarli e metterli in una pentola con altra acqua, sale e finocchietto; lasciarli cuocere per un’ora e mezza. Preparare i pisellini in una pentola con un soffritto di olio e cipolla; lasciar cuocere per 20 minuti circa e salare, ma non troppo. Preparare lo stufato di verdure con il cavolo verza (che può essere precedentemente scottato), le carote e i finocchi tagliati a tocchetti, sempre con una base di soffritto di olio e cipolla; aggiungere brodo fino a coprire le verdure e poi ancora, dopo una cottura di circa 40 minuti; alla fine, aggiungere qualche pizzico della polvere di spezie. Friggere le melanzane e poi le zucchine, entrambe tagliate a tocchetti, in poco olio d’oliva, e tenere da parte. Ogni tanto controllare la semola, rimestare e aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo; il cascà è pronto dopo almeno 2 ore di cottura; a questo punto, versare la semola in una ciotolona di ceramica molto capiente, aggiungere 2 o 3 mestoli di brodo e ancora qualche pizzico di spezie in polvere e, se il cascà è troppo asciutto, altro brodo, sempre rimescolando. Unire le melanzane e le zucchine e metà di ogni verdura preparata; lasciar raffreddare il tutto coperto, mescolando ogni tanto, stando attenti che non si asciughi. Le verdure rimaste servono per accompagnare il cascà.
Commenti: È un piatto tipico di Carloforte, ma di origine araba, perché la colonia di Genovesi stabilita nell’Isola di San Pietro proveniva da Tabarka, in Tunisia. È meglio gustarlo il giorno dopo la preparazione.